Nettuno (Roma), Stadio Comunale: 30-08-1984

 

Il Messagero - 01.09.1984


 

 

Corriere della Sera - 01.09.1984


 

Repubblica - 02.09.1984 pag. 25 sezione Spettacoli

UNA ROCKSTAR TRAGICOMICA DI NOME VASCO ROSSI

NETTUNO - Davvero una gran fatica: un tortuoso labirinto di stradine, filtri messi qui e là senza indicazioni precise in modo da costringere la gente a camminare per chilometri prima di arrivare allo stadio del baseball. Ancora una volta (ma che ingrato destino) la musica pop bisogna guadagnarsela. Ma alla fine l' altra sera, a parte la scomodità del posto, il popolo giovanile, in gran parte accorso da Roma, ha potuto celebrare gli sgangherati trionfi del più simpatico dei nuovi big della canzone. Vasco Rossi è un antidivo per eccellenza, si propone alla gente come uno di loro, soprattutto parla come uno di loro. Con semplicità e naturalezza è riuscito a mettere in musica il linguaggio dei ragazzi, quello che si parla tutti i giorni. E non è poco. Dal vivo, se possibile, Vasco Rossi è ancora più immediato che nei dischi. Si comporta da buon rocchettaro (e quale ragazzo non ha un' anima rocchettara da qualche parte) urlando alla notte i guasti tragicomici del suo Fegato spappolato, oppure senza alcun ritegno "Mi piaci perchè sei porca, perchè sei bionda" e così via, poi blandisce i suoi scatenati fans con dei lenti ironici, ma strappacuore, rigorosamente scanditi dal giro del do (che è una garanzia di dolce ammaliamento), e nessuno se la prende troppo se così facendo egli ricalca canzoni già esistenti (come la bella Ogni volta che rievoca inevitabilmente "Insieme" di Mogol-Battisti), anche perchè quello che conta e che lo diversifica definitivamente, è la sua autoironia, il tono un po' svaccato, quella vocazione a mostrarsi come un perdente, come un disperato senza arte nè parte. Tutto sommato, e forse è questo che gli ha guadagnato tanti consensi, senza alcuna presunzione, Rossi è l' ultimo rovinato eroe di una generazione che fino a poco tempo fa riusciva ancora a ricostruire una sua storia, a riconoscersi in una condizione globale, a valutare alcuni punti di riferimento collettivi. A differenza di tutti i suoi colleghi, lui ancora riesce a dire qualcosa su come è la vita oggi, perlomeno sottintendendo le speranze deluse, la caduta del romanticismo ideale. Per fortuna lo fa in modo tragicomico, magari anche un po' cheap, ma in fin dei conti qualcosa arriva al pubblico, visto che chi parla è un ex-ragazzo di provincia (cresciuto nelle zone di frontiera tra Modena e Bologna), come quando in Siamo solo noi raccoglie i cascami ironici di una cultura d' opposizione che un tempo aggregava migliaia di giovani. Il vero inno, incontrastato, rimane Vita spericolata, cantato dallo stadio in coro, quello stesso pezzo che osò cantare a Sanremo tra gli strali dei benpensanti che pensarono bene di mettere in guardia le mamme da messaggi così insidiosi, e che invece, alla faccia degli stessi moralisti, è diventato uno dei brani più diffusi e circolanti di tutto il canzoniere giovanile. Fedele al suo personaggio, Vasco Rossi si agita sul palco come un forsennato, ma sempre con movimenti goffi e imbranati, proprio al contrario di quello che ci si aspetterebbe da una rockstar affermata. - di GINO CASTALDO

 

Corriere della Sera - 30.08.1984


 

L'Unita 10-08-1984

Repubblica - 10.08.1984 pag. 13 sezione Cronaca Lazio

NUBIFRAGI E TEMPORALI SI SONO ABBATTUTI SULL' ITALIA CENTRALE

Mattinata di pioggia e grandine su tutta la regione. In particolare a Roma e lungo il litorale sud si è avuto un nubifragio che ha provocato numerosi allagamenti e crolli. I vigili del fuoco hanno ricevuto centinaia di chiamate. A Nettuno, a causa dell' allagamento dello stadio comunale, è stato rinviato il concerto del cantante Vasco Rossi. Diversi incidenti stradali sono avvenuti sulle strade della regione, ma non ci sono state vittime. Sulle autostrade il traffico ha subito forti rallentamenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'Unita 09-08-1984