Curiositá
il concerto del 22 giugno a San Siro (l’ultimo
dei quattro) è iniziato con un’ora di ritardo, e si è concluso
dopo l’orario consentito dal Comune delle 23.30, limite
che ha costretto Vasco ad accorciare la scaletta, (tagliando
i due medley (quello dance e quello acustico) e “Un senso”,
oltre a “ridurre” le parti strumentali di alcune canzoni,
per un totale di circa 35-40 minuti in meno di concerto),
ma che nonostante non è servito a rispettare i limiti imposti
facendo chiudere lo show alle 23.47, ovvero 17 minuti dopo
il limite…
per questi 17 minuti aggiuntivi Vasco è stato multato dal
Comune di Milano… la multa è una cifra quasi simbolica (solo
1.000 € per uno spettacolo che ha generato guadagni enormi)…
il Comune di Milano ha così motivato la decisione: Sono
due i motivi della sanzione: la fine in ritardo, alle 23.47
anziché alle 23.30, e l’anticipo di mezz’ora con cui i gruppi
spalla hanno cominciato a suonare, alle 18.30. “La nuova
amministrazione è vicina a chi fa vivere la città”,
ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran,
“Ci impegniamo a sostenere e sviluppare i grandi eventi
artistici, e per l’anno prossimo sono sicuro che a San Siro
ci sarà un programma di concerti più ricco. Ma il rispetto
delle regole è fondamentale”.
nei giorni scorsi, per questo ritardo, c’è
stato una sorta di botta e risposta tra Vasco, lo staff
e alcuni fan…
molta gente, sul profilo Facebook ufficiale di Vasco, ha
chiesto spiegazioni del ritardo (che non sono mai state
date alla gente che attendeva allo stadio e non vedeva iniziare
il concerto) e anche delle scuse, sia per il ritardo che
per il concerto “ridotto”…
la mattina successiva al concerto Tania Sachs, ufficio stampa
di Vasco, ha motivato in questo modo il ritardo:
“Il ritardo è avvenuto a causa di un fortissimo
male che da una spalla è passato alla schiena (semplifico
solo per brevità senno’ dovrei darvi il termine medico)
che da qualche giorno perseguita Vasco. La terapia stasera
non dava risultati efficaci e Vasco è salito sul palco ancora
dolorante. E ha fatto due ore e passa di concerto.”
sul profilo di Vasco intanto la gente continuava
a mostrare la sua delusione, a volte anche esagerando, e
questo ha causato la risposta di Vasco, che forse preso
dallo sconforto di questa “mini-rivolta” ha risposto, anche
se secondo noi andando un po’ troppo “oltre” con i toni
verso chi chiedeva solamente delle spiegazioni (mentre ovviamente
non è giustificabile chi insultava e offendeva):
“leggo che molti di voi sono rimasti delusi…
il concerto troppo corto rispetto al prezzo del biglietto…
la musica calcolata a kilo… io che farfugliavo… ed era meglio
che stessi zitto ? non ero in forma… e di questo mi dovrei
vergognsre e scusare?? imperdonabile presentarsi in questo
mondo di nasi rifatti, seni ingranditi, trapianti di capelli
e interventi estetici completamente privi di etica…. io..
dovrei stare a casa? ..dovevo andare a letto… e devo devo
essere puntuale? ma ionon sono un ragioniere, un impiegato
e non lavoro a ore. sono un artista e comincio a cantare
e finisco quando mi pare! NON venite ai miei concerti. Andate
al cinema dove gli orari sono sicuri… oppure a teatro… o
gurdate la televisione dove i programmi cominciano all’ora
esatta, dopo la pubblicità. ma se pretendete da me orari
precisi e obligatori, calcolate le mie canzoni a peso, e
giudicate le mie esibizioni dalla forma (fisica) invece
che dal contenuto anche voi mi avete deluso.”
fonte:
http://fratellidivasco.wordpress.com/
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