Milano - Stadio San siro: 22-6-2011

 

 

Curiositá

il concerto del 22 giugno a San Siro (l’ultimo dei quattro) è iniziato con un’ora di ritardo, e si è concluso dopo l’orario consentito dal Comune delle 23.30, limite che ha costretto Vasco ad accorciare la scaletta, (tagliando i due medley (quello dance e quello acustico) e “Un senso”, oltre a “ridurre” le parti strumentali di alcune canzoni, per un totale di circa 35-40 minuti in meno di concerto), ma che nonostante non è servito a rispettare i limiti imposti facendo chiudere lo show alle 23.47, ovvero 17 minuti dopo il limite…
per questi 17 minuti aggiuntivi Vasco è stato multato dal Comune di Milano… la multa è una cifra quasi simbolica (solo 1.000 € per uno spettacolo che ha generato guadagni enormi)…
il Comune di Milano ha così motivato la decisione: Sono due i motivi della sanzione: la fine in ritardo, alle 23.47 anziché alle 23.30, e l’anticipo di mezz’ora con cui i gruppi spalla hanno cominciato a suonare, alle 18.30. “La nuova amministrazione è vicina a chi fa vivere la città”, ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran, “Ci impegniamo a sostenere e sviluppare i grandi eventi artistici, e per l’anno prossimo sono sicuro che a San Siro ci sarà un programma di concerti più ricco. Ma il rispetto delle regole è fondamentale”.

nei giorni scorsi, per questo ritardo, c’è stato una sorta di botta e risposta tra Vasco, lo staff e alcuni fan…
molta gente, sul profilo Facebook ufficiale di Vasco, ha chiesto spiegazioni del ritardo (che non sono mai state date alla gente che attendeva allo stadio e non vedeva iniziare il concerto) e anche delle scuse, sia per il ritardo che per il concerto “ridotto”…
la mattina successiva al concerto Tania Sachs, ufficio stampa di Vasco, ha motivato in questo modo il ritardo:

“Il ritardo è avvenuto a causa di un fortissimo male che da una spalla è passato alla schiena (semplifico solo per brevità senno’ dovrei darvi il termine medico) che da qualche giorno perseguita Vasco. La terapia stasera non dava risultati efficaci e Vasco è salito sul palco ancora dolorante. E ha fatto due ore e passa di concerto.”

sul profilo di Vasco intanto la gente continuava a mostrare la sua delusione, a volte anche esagerando, e questo ha causato la risposta di Vasco, che forse preso dallo sconforto di questa “mini-rivolta” ha risposto, anche se secondo noi andando un po’ troppo “oltre” con i toni verso chi chiedeva solamente delle spiegazioni (mentre ovviamente non è giustificabile chi insultava e offendeva):

“leggo che molti di voi sono rimasti delusi… il concerto troppo corto rispetto al prezzo del biglietto… la musica calcolata a kilo… io che farfugliavo… ed era meglio che stessi zitto ? non ero in forma… e di questo mi dovrei vergognsre e scusare?? imperdonabile presentarsi in questo mondo di nasi rifatti, seni ingranditi, trapianti di capelli e interventi estetici completamente privi di etica…. io.. dovrei stare a casa? ..dovevo andare a letto… e devo devo essere puntuale? ma ionon sono un ragioniere, un impiegato e non lavoro a ore. sono un artista e comincio a cantare e finisco quando mi pare! NON venite ai miei concerti. Andate al cinema dove gli orari sono sicuri… oppure a teatro… o gurdate la televisione dove i programmi cominciano all’ora esatta, dopo la pubblicità. ma se pretendete da me orari precisi e obligatori, calcolate le mie canzoni a peso, e giudicate le mie esibizioni dalla forma (fisica) invece che dal contenuto anche voi mi avete deluso.”

fonte: http://fratellidivasco.wordpress.com/