Misano Adriatico (Fo), Autodrome 03.08.1987
Concerto
per i "vu compra"
Review
Repubblica— 04 agosto 1987 pagina 16 sezione: CRONACA
RIMINI
Vasco Rossi dice no al razzismo strisciante e invita tutti
gli africani d' Italia a entrare gratuitamente al suo concerto.
Non è l' ultima crociata contro l' apartheid in Sudafrica,
ma il primo grido a difesa di quell' esercito di ambulanti
neri che affollano le spiagge italiane vendendo false magliette
Lacoste, finti jeans Armani, fasulli occhiali Ray Ban e
cinture el Charro. Così il rockettaro maledetto e più discusso
è diventato il paladino di tutti i vu cumprà, l' incubo
e i concorrenti di albergatori, ristoratori e bagnini, gli
assillanti imbonitori del popolo vacanziero. Nel nuovo ruolo
Vasco Rossi è entrato ieri sera, salendo sul palcoscenico
dell' autodromo di Misano Adriatico per cantare davanti
a migliaia di ragazzini che, dei pataccari ambulanti, sono
forse i primi clienti. Bisogna fare qualcosa contro quegli
episodi di intolleranza che in Romagna sono sempre più frequenti.
Mi manca il tempo per organizzare altre iniziative e allora
comincio con questa, lasciandogli ascoltare gratis il mio
concerto, ha dichiarato il cantante prima di intonare Vita
spericolata e Siamo solo noi. Una provocazione? Anche, come
è nello stile di Vasco. Come la interpreteranno sicuramente
amministratori locali, negozianti, parlamentari emiliani
che proprio oggi a palazzo Chigi metteranno la patata bollente
sul tavolo dell' onorevole Emilio Rubbi, sottosegretario
alla presidenza del Consiglio dei ministri. Dal presidente
della giunta regionale Luciano Guerzoni, comunista, a quello
dei commercianti partirà la domanda che cosa farà il governo
per fermare, controllare, organizzare il fenomeno?. E la
polemica, divampata nei giorni scorsi fra Ravenna e Cattolica,
cioè nella più grande metropoli delle ferie, si trasformerà
in caso nazionale perchè gli stessi guai, i medesimi malumori
vanno dagli operatori turistici di Viareggio a quelli di
Tropea, delle coste liguri, sarde e pugliesi. Qui c' è tutta
una materia legislativa da inventare sostiene Guerzoni .
Roba che riguarda quattro ministeri: dal Commercio (per
l' attività di vendita) agli Interni (per la sorveglianza),
dagli Esteri (per l' emigrazione) al Lavoro (per l' abusivismo).
Ma il vertice di palazzo Chigi dovrà servire a raffreddare
i bollenti animi dei piccoli imprenditori romagnoli. Più
che al colore della pelle, badano al colore degli incassi.
Accusano i tremila vu cumprà presenti in Riviera (una stima
esatta è impossibile farla) di portar via loro almeno duecento
miliardi di affari. Sono allarmati perchè dietro agli ambulanti
neri si muovono vere e proprie industrie della contraffazione
d' autore. Sospettano collegamenti mafiosi ma puntano il
dito pure verso la Repubblica di San Marino, stato estero,
zona franca, piccolo paradiso fiscale (quando addirittura,
le centrali della patacca non le scoprono nello stesso centro
commerciale all' ingrosso di Rimini). Temono di perdere
clienti se gli avversari si fanno più arditi e arrivano
ad allestire sfilate di moda (è successo a giugno a Marina
centro di Rimini) o negozi in spiaggia, oppure si muovono
col walkie-talkie per evitare i controlli della polizia.
Vasco Rossi, però, ha deciso di cantare per i suoi africani
per un' altra ragione. Pensando a quel razzismo strisciante
che, a difesa degli interessi di cassetta, ha assalito i
romagnoli. E' una crociata contro quei ragazzini riminesi
che qualche giorno fa hanno lanciato un nuovo, crudele gioco:
il gavettone all' ambulante non più fatto di una spruzzata
d' acqua ma di un secchio di vernice bianca. Contro, ancora,
a quei padroni di casa che ospitano gruppi di marocchini,
senegalesi, etiopi a diecimila lire al giorno per posto
letto stipandone dieci-quindici in pochi metri quadrati.
Contro, infine, chi telefona nei centri d' accoglienza religiosi
(il Villaggio del Fanciullo, per esempio, ospita 15O senegalesi)
minacciando di far saltare tutto in aria. E mentre gli ambulanti
neri sono indesiderati in ogni spiaggia, sono il bersaglio
di decine di telefonate quotidiane che pretendono l' intervento
sotto gli ombrelloni dei poliziotti, fra loro più di trecento
domandano ufficialmente la cittadinanza riminese. La nostra
non è una campagna razzistica replica Vittorio Marzi, presidente
della Confcommercio riminese . Gli africani sono solo il
braccio di centrali del commercio abusivo che bisogna colpire
per salvare ventimila negozi della costa.
- dal nostro inviato LUCIANO PEDRELLI
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