Roma, Piazza San Giovanni: 01-05-1999

 

 

 

Review La Stampa— 03 maggio 1999

 

 

 


Review Repubblica — 03 maggio 1999 pagina 37 sezione: SPETTACOLI

 

1 MAGGIO Seicentomila in piazza Vasco e Bregovic in trionfo

ROMA - Musica dal vivo e gratis, un sole splendente, un cast ricco di nomi interessanti, gli elementi per una giornata di successo c' erano tutti. E difatti il concerto del Primo Maggio organizzato come ogni anno da Cgil Cisl e Uil a piazza San Giovanni è stato un successo, segnato dalla presenza di seicentomila ragazzi arrivati a Roma da ogni parte d' Italia e in particolare dal sud. Ragazzi che hanno salutato con entusiasmo le esibizioni dei gruppi e dei solisti che dalle 16 alle 23 hanno inondato di musica la grande piazza romana e che, come del resto era accaduto anche negli anni precedenti, non hanno causato nessun incidente o problema di rilievo. Sono arrivati fin dalla sera precedente, hanno dormito nella piazza, nei campeggi alle porte di Roma, e hanno portato con loro cartelli e striscioni per testimoniare la loro presenza, la partecipazione delle loro città al grande concerto sindacale. Qualche bandiera rossa, qualche volto del Che e un paio di striscioni pacifisti hanno fatto capolino tra le centinaia di migliaia di facce di ragazzi italiani, ma la manifestazione non ha avuto un tono particolarmente politico, anche se dal palco i cantanti e i gruppi hanno più volte sottolineato il desiderio di pace che la loro musica esprime. Musica che vuole essere ancora un territorio di incontro e di scambio tra culture diverse, come ha dimostrato l' apertura del lungo concerto di San Giovanni, affidata ai cubani Sintesis e al direttore artistico del festival Mauro Pagani. Subito dopo di loro sono saliti sul palco i Quintorigo, con la loro musica raffinatissima e al tempo stesso spettacolare, accolta dal pubblico con un notevole successo. E' il segno dei tempi che cambiano: solo qualche anno fa non li avrebbero nemmeno selezionati per farli salire in scena e se lo avessero fatto il pubblico li avrebbe salutati con una salva di fischi. Invece la loro musica, come quella di Daniele Groff, del Parto delle Nuvole Pesanti, dei La Crus e dei Negrita, viene accolta dalla gigantesca platea con attenzione e applausi. Sono gruppi e personaggi giovani, che propongono musica credibile e a tratti assolutamente originale, e che non temono il confronto con i brani di Francesco Guccini, Pino Daniele e Zucchero che, durante i cambi palco, la regia televisiva ripropone sui grandi schermi. Qualche nota più politica oltre che poetica arriva dal retro del palco, con Asia Argento che declama i versi di Masters of war di Dylan, poesie di Apollinaire, brani dell' Apocalisse, mentre il pubblico, al caldo, aspetta l' inizio di un altro set musicale. Il pomeriggio si avvia alla conclusione con alcuni dei momenti migliori del concertone, quelli offerti dall' ottimo Max Gazzè, che arriva in scena in compagnia di un' altra giovane stella del rock italiano, Mao; Daniele Silvestri, che dal vivo mette in scena le sue canzoni con grande passione; Enzo Avitabile, che offre un momento di musica partenopea e internazionale assieme alla stella africana di Mory Kante. A chiudere la prima parte è il gruppo romano degli Elettrojoyce, astri nascenti del nuovo rock nazionale, in grado di proporre canzoni elettriche e struggenti. In televisione, il prime time (1.891.000 spettatori, il 9,13% di share) è affidato alla straordinaria esibizione di Goran Bregovic e dal suo gruppo che scaldano la platea al ritmo esaltante della musica del mondo. L' artista riesce a far ballare le centinaia di migliaia di ragazzi, a scaldare i loro cuori con una musica che la stragrande maggioranza di loro non ha mai avuto il piacere di ascoltare. L' entusiasmo è grande, ma sale addirittura alle stelle quando arriva Vasco Rossi per un set travolgente ed elettrico, in cui ancora una volta dimostra il suo attuale stato di grazia. Alla fine del suo concerto il pubblico si scatena in un vero e proprio boato di applausi, che serve ad introdurre le due signore del rock italiano, Gianna Nannini prima e Carmen Consoli. Passano i filmati di De Andrè con Murolo e di Ligabue e quindi il gran finale, affidato al più giovane eroe della musica italiana di oggi, Alex Britti e ancora ai Sintesis e Pagani. Poi cala il silenzio su San Giovanni e i tecnici si mettono al lavoro per smontare tutto il più velocemente possibile per far spazio alle celebrazioni della beatificazione di Padre Pio, scacciando dalla piazza il vecchio diavolo del rock.
- di ERNESTO ASSANTE

 

 

 

Corriere della Sera: 01 maggio 1999

 


 

 

Concert note

This small set of Vasco was because of the annual 1st may event.
This concert will be remembered as the last appearance of guitarist
Massimo Riva live on stage. Shortly after sadly he died.

 

 

Bootleg

This small concert has been broadcasted by registrated by RAI radio. That's why the quality of the bootleg is "very good".

CD (41m17)

- C'è chi dice no
- Stupendo
- Rewind
- Mi si escludeva
- Gli spari sopra
- Io no
+ bonus: interview after the concert

 

bootleg cover front

 

bootleg cover inside

 

bootleg cover backside

 

 

 

 

 

 

 

 

Corriere della Sera 29 aprile 1999